Josè Raoul Capablanca

Pubblicato il da sw anand visarjan

Josè Raoul Capablanca

terzo campione del mondo di scacchi


L'Avana    10 novembre 1888                       New York  8 marzo 1942

                                                         


                                                                                                                      
Capablanca fu campione del mondo dal 1921 (quando sconfisse il leggendario Lasker a L'Avana )fino al 1927.Lui una volta disse che non aveva mai aperto un libro di scacchi . Si dice che vincesse  le partite senza alcuno sforzo apparente,per lui gli scacchi erano naturali come per noi respirare .Aveva una comprensione della posizione immediata e infallibile. Insegnò al mondo degli scacchi cos'era la tecnica.
Aveva 4 anni quando sconfisse suo padre ,che sconvolto gli chiese dove avesse  imparato a giocare a scacchi visto che lui non glielo aveva mai insegnato.
Il piccolo Josè gli rispose che aveva imparato guardandolo  giocare . Lo soprannominarono la macchina degli scacchi . Durante la sua carriera scacchistica rimase imbattuto per ben otto anni consecutivi . Nel 1924 al torneo  internazionale di New York  Reti lo sconfisse usando la sua famosa apertura. Il giorno dopo i giornali uscirono con il titolo in prima pagina :Capablanca ha perso.Cosa era successo? Si narra che un muto dalla nascita avesse ripreso a parlare esclamando:"non è possibile"! Si disse allora che Capablanca quel giorno avesse la febbre.
Probabilmente il punto debole di Capablanca era il fatto di sentirsi troppo bravo ( i risultati erano dalla sua parte) e questo intimamente lo convinse che la dea Caissa gli aveva rivelato tutti i suoi segreti e di consequenza non aver più margini di miglioramento, per cui si adagiò in questa sua sicurezza . Aveva tutto: I modi da perfetto gentlemen, la gioventù ,la bellezza (le donne erano tutte innamorate di lui) non aveva problemi economici,  visto che il governo cubano lo assunse nel corpo diplomatico,liberandolo da ogni preoccupazione pecunaria per tutta la vita.Non aveva vizi (non fumava ,non beveva ),aveva il mondo degli scacchi ai suoi piedi. Questo lo rese pigro .Alla scacchiera non analizzava più le varianti in profondità convinto che il suo colpo d'occhio bastasse,convinto che con la sua suberba tecnica potesse superare qualsiasi problema .
In effetti continuò a mietere successi nei vari tornei fino a che Alekine un grande maestro russo,un tattico straordinario, trovò i fondi necessari e lo sfidò per strappargli il titolo. Si era nel 1927 e la sfida ebbe luogo a Buenos  Aires.Capablanca accettò la sfida ma probabilmente non si preparò a dovere,del resto aveva appena stravinto un fortissimo torneo a New York qualche mese prima ,dove avevano partecipato tutti i migliori giocatori del mondo compreso il suo futuro sfidante. Alekine si preparò molto seriamente e studiò tutte ma propio tutte le partite del campione del mondo ,trovandovi degli impercettibili difetti.
Fu un match titanico che  durò circa 2 mesi  con 34 partite . Gli accordi erano che avrebbe vinto chi per primo totalizzava  6 vittorie ,le patte non contavano. Si affrontarono due giganti della scacchiera,mai si era visto il gioco scendere a tali profondità ed  era la prima volta che Capablanca trovava una resistenza cosi forte. Alekine si impegnava alla morte. Il mondo degli scacchi era con il fiato sospeso e alla fine  Capablanca crollò. Alekine vinse 6 a 3 e diventò il nuovo campione del mondo.



Capablanca ancora oggi è considerato uno dei più forti scacchisti di ogni tempo che con il suo stile pulito e apparentemente semplice e privo di  tensioni insegna e continuerà a insegnare agli amanti di questo nobile gioco la strordinaria bellezza della logica  e dell'armonia  che si nascondono all'interno delle 64 caselle.

                                                                           

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